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A casa... e  poi... 


RITORNO A CASA

Tornando a casa ti troverai "catapultata" in nuova realtà, dovrai imparare a riconoscere i ritmi e i bisogni del tuo bambino (non scoraggiarti ci vuole solo del tempo!!).

Il miglior consiglio è quello di non applicare delle regole e degli schemi rigidi, lasciati andare l’istintività, cerca di vivere questo momento magico con serenità.

Potrebbe capitare che tu venga colta da momenti di sconforto, rassicurati, è un evento fisiologico legato alle modificazioni ormonali che si verificano subito dopo il parto.

Le attenzioni e i sostegno da parte del tuo compagno e dei tuoi familiari ti aiuteranno a superare questo momento sensibile.

L’allattamento al seno è una magnifica esperienza che completa e arricchisce questo periodo così particolare della vita della donna che si trasforma in mamma.

Il latte materno è un elemento indispensabile per la crescita del tuo bambino non solo dal punto di vista nutrizionale.

Il contatto con la mamma lo aiuterà nel suo sviluppo sensoriale, affettivo ed emozionale.

Il tuo bambino è un individuo unico e solo tu saprai comprendere le sue caratteristiche e i bisogni che ti esprime.

RAGADI: lacerazioni lineari o circolari del capezzolo o dell’areola, procurano dolore non solo all’inizio della poppata, possono sanguinare.

CAUSE: suzione o posizione scorretta del bambino, fragilità dell’epidermide, utilizzo sempre della stessa postura d’allattamento, igiene inadeguata del seno.

COSA FARE

• Tutto quello consigliato per i capezzoli dolenti

• Il bambino deve avere in bocca parte dell’areola, la bocca ben spalancata, il mento appoggiato al seno

• La testa del bambino deve essere allineata con il corpo, il bambino non deve girare la testa da un lato per attaccarsi

• Limita per alcuni giorni la durata della poppata, se il dolore è eccessivo puoi spremere manualmente il seno e offrire il latte al bambino con il cucchiaino o la siringa

• Risultano miracolosi i paracapezzoli in argento da utilizzare tra una poppata e l'altra

• Dopo la poppata applica tintura madre di calendula (1 goccia per capezzolo, se brucia diluisci 10 gocce in 10 gocce d’acqua oppure 3 gocce in un cucchiaino di olio di mandorle) da alternare con unguenti cicatrizzanti (lanolina purificata, burro di karitè, olio a base di vitamina E).

COSA NON FARE

• Non interrompere l'allattamento

• Non dare il ciuccio o il biberon, il bambino si confonde e si attacca al scorrettamente applicando una suzione non adeguata che traumatizza il capezzolo.

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INGORGO MAMMARIO: congestione del seno dovuta ad un un non completo svuotamento, il seno è dolente, duro e gonfio.

CAUSE: possono esserci stati intervalli troppo lunghi tra le poppate o il bambino ha una suzione inadeguata e non riesca a svuotare completamente il seno.

COSA FARE

• Prima della poppata applica un impacco caldo umido, fai delle docciature di acqua calda, massaggia il capezzolo per qualche minuto e spremi manualmente un pò di latte in modo da attivare il riflesso di rilascio del latte e per detendere la zona areolare

• Attacca il bambino al seno meno ingorgato per qualche minuto, appena avverti formicolio al seno e noti fuoriuscita di latte nell’altro seno (riflesso di rilascio di latte) stacca il bambino e attaccalo dall’altra parte

• Lascia poppare il bambino spesso e per quanto tempo vuole

• Cambia la posizione dell’allattamento durante la poppata per svuotare meglio il seno

• Se alla fine della poppata il seno è ancora gonfio, spremilo manualmente, ed infine applica impacchi di ghiaccio con intervalli di 10 minuti.

• Se dovesse manifestarsi aumento della temperatura corporea (misurata non a livello ascellare) con la comparsa di striature rosse e calde sul seno consulta il medico.

COSA NON FARE

• Non dare il ciuccio o il biberon al bambino

• Non usare il tiralatte

• Non applicare regole rigide sualla durata e sugli intervalli delle poppate

• Evita reggiseno troppo stretti e con lacci.

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POSIZIONI DELL'ALLATTAMENTO

Le posizioni dell'allattamento

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SCARSITÀ DI LATTE: la mamma ha la sensazione di non aver sufficente latte e il bambino appare insoddisfatto.

CAUSE: il bambino non si è attaccato spesso, ha assunto delle "aggiunte" di latte artificiale, la mamma è stanca o non ha fiducia nelle proprie capacità di nutrice.

COSA FARE

• Allatta il bambino a richiesta, spesso e a lungo.

• Bevi molto e segui un’alimentazione sana

• Riposa il più possibile, fatti aiutare nelle faccende

• Maggiore è la stimolazione, maggiore sarà la produzione

• Abbi fiducia nelle tue capacità

• Cerca di trascorrere le ore notturne con il bambino accanto e attaccalo al seno ogni volta che è possibile (il rilascio di prolattina, "l'ormone del latte", è maggiore di notte), così avrai più latte di giorno.

• Controlla che il bambino "bagni" il pannolino almeno 6 volte durante le 24 ore

• Difenditi da coloro che consigliano l’allattamento misto

• Non isolarti e rivolgiti a chi ti può incoraggiare

COSA NON FARE

• Non fare la doppia pesata e non dare "aggiunte" al bambino

• Evita eccessivo stress

• Non angosciarti se dopo la montata lattea il seno sembra vuoto, la produzione di latte si è adeguata alla richiesta

• Il pianto del tuo bambino non è sempre legato ad una richiesta di latte; il bambino può esprimere altri bisogni (desiderio di contatto, consolazione, disagio)

• Non preoccuparti se in alcuni periodi il bambino richiede d’attacarsi più frequentemente, questo è dovuto al fisiologico aumento del fabbisogno del bambino.

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CAPEZZOLI DOLORANTI: il capezzolo appare arrossato, possono comparire dei piccoli taglietti, e quando il bambino si attacca si scatena dolore.

CAUSA: il capezzolo è sottoposto ad una tensione nuova, si arrossa, si infiamma per poi irrobustirsi: è solo un problema temporaneo che si risolve dopo i primi giorni.

COSA FARE

• Lasciare asciugare il seno all’aria dopo la poppata

• Spremi un pò di latte prima della poppata per dare inizio al flusso (il seno sarà meno teso)

• Passa un cubetto di ghiaccio prima della poppata (funge da anestetico)

• Inizia dal seno meno dolente (il bambino sazio succhierà un pò meno vigorosamente)

• Allatta in posizione comoda e rilassata

• Varia le posizioni dell’allattamento in modo da cambiare le zone di maggiore tensione

COSA NON FARE

• Non usare le coppette assorbi latte plastificate perchè manteggono il capezzolo sempre umido e sono causa di infezioni micotiche (mughetto del lattante)

• Evita detergenti e dichetti disinfettanti che tolgono le naturali difese

Non usare il tiralatte, spremi manualmente il seno

• Non usare reggiseno ed indumenti stretti e sintetici

• Non usare creme che possono essere dannose per il neonato

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IGIENE E RIEDUCAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO

• Dopo il parto è importante avere un’adeguata igiene intima, soprattutto in presenza di sutura di episiotomia o di lacerazioni spontanee, per prevenire l’insorgenza di infezioni (non utilizzare assorbenti interni e lavande interne)

• Dopo il parto è altresì importante tenere asciutti i genitali esterni cambiando spesso gli assorbenti. Per i i primi 15/20 giorni è preferibile utilizzare la doccia anziché la vasca

• Le lochiazioni, ovvero le perdite ematiche del post-partum, durano circa 6 settimane con modificazioni di colore e consistenza fino a diventare sierose

• Dopo il parto il perineo subisce delle modificazioni fisiologiche di distensione che ne alterano la tonicità, è dunque necessario nei primi 8/12 giorni non sovraccaricare il perineo (non sollevare pesi, non mantenere la posizione eretta per troppo tempo).

Nelle successive 4 settimane è possibile eseguire degli esercizi per riattivare dolcemente la contrattilità muscolare, ritonificare, migliorare la circolazione e favorire la guarigione perineale.

• Una volta riacquisita la tonicità del perineo, si può gradualmente introdurre un allenamento addominale. Si consiglia l’uso di fasce addominali elastiche in quanto ritardano la normale ripresa dei muscoli addominali.

Prenderti cura del tuo corpo sarà un ottimo investimento per la tua salute immediata e futura.

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SESSUALITÀ IN PERPERIO

Non esiste un tempo stabilito per la ripresa dei rapporti sessuali in puerperio.

Sarai tu, insieme al tuo partner, a decidere quando fisicamente ed emotivamente è arrivato il momento di ritornare a vivere la sessualità di coppia.

In questo periodo bisogna porre attenzione all’eventualità di una nuova gravidanza; il tuo corpo ha bisogno di un tempo di recupero, deve riacquistare forza e nuove energie.

Se stai allattando al seno, molto probabilmente, non vedrai la ricomparsa del ciclo mestruale se non dopo che la distanza delle poppate supererà le 5-6 ore.

Se le poppate sono frequenti è improbabile anche l’ovulazione.

Ricorda però che l’allattamento al seno non ti garantisce sicurezza contraccetiva; in questo caso i metodi contraccettivi più consigliati sono il preservativo e la pillola a base di solo progestinico.

Il tuo Ginecologo saprà consigliarti per il meglio durante la prima visita di controllo.

Se decidi di non allattare al seno, riprenderai al più presto il metodo contraccettivo usuale.

Con la nascita di un bambino si sconvolgono gli equilibri del rapporto di coppia, molto spesso la mamma è completamente assorbita emotivamente e fisicamente dal piccolo, non preoccuparti se si evidenzia un calo della libido.

La vostra coppia ora affronta una nuova fase: tenerezza, comprensione e intimità aiuteranno a superare questo momento così delicato.

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